PERU' - STORIA
Fra il 1526-28, il conquistador spagnolo Francisco Pizarro esplorò le regioni costiere del Perù e colpito dalle ricchezze dell'Impero Inca, ritornò in Spagna per raccogliere denaro e soldati per fare un'altra spedizione nel paese. Ritornato, marciò su Cajamarca, nel nord del Perù, prima di catturare, tenere in ostaggio e uccidere l'Imperatore Inca Atahualpa nel 1533. Pizarro successivamente fondò la città di Lima nel 1535 ma venne ucciso 6 anni dopo. La ribellione dell'ultimo leader inca, Manco Inca, finì ingloriosamente con la sua decapitazione nel 1572.
I successivi 200 anni furono pacifici, con Lima come principale centro politico, sociale e commerciale della regione andina. Comunque, lo sfruttamento degli indios da parte dei loro dominatori coloniali portò a una rivolta nel 1780 capeggiata dall'Inca Tupac Amaru II. La ribellione ebbe breve durata e la maggior parte dei leader venne catturata e condannata a morte. Il Perù continuò a rimanere fedele alla Spagna fino al 1824, quando il paese venne liberato dal venezuelano Simón Bolívar e dall'argentino José de San Martín. Nel 1866, il Perù vinse una breve guerra con la Spagna ma venne umiliato dal Cile nella Guerra del Pacifico (1879-83), che comportò la perdita delle terre ricche di nitrati al nord del deserto di Atacama. Il Perù fece guerra anche con l'Ecuador nel 1941 per una disputa territoriale. Il Trattato del 1942 di Rio de Janeiro comportò la cessione dell'area nord del Río Marañón al Peru, ma la decisione venne duramente contestata dall'Ecuador.
La guerriglia ispirata dai cubani ed esplosa nel 1965 con l'Esercito di Liberazione Nazionale non ottenne grandi risultati, ma una serie di scioperi nazionali portarono alla violenta insurrezione da parte del gruppo di ispirazione maoista di Sendero Luminoso; questa guerriglia causò una forte instabilità politica durante gli anni ‘80. Un altro gruppo di guerriglieri, il Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru (MRTA) – ebbe una certa incidenza in questo periodo. Comunque, la vittoria alle elezioni presidenziali da parte di Alberto Fujimori (erroneamente conosciuto come El Chino a causa delle origini giapponesi) sullo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, e la cattura dei leader dell'MRTA e di Sendero Luminoso nel 1992 hanno portato la speranza che abbia iniziato un periodo di pace.
La maggiore minaccia alla stabilità interna rimane la disoccupazione e la povertà, nonostante la economia sia in crescita. Fujimori venne rieletto nell'aprile 1995, sconfiggendo il precedente Segretario Generale delle Nazioni Unite Javier Perez de Cuellar. Nel 1998 è stato firmato un trattato con l'Ecuador, risolvendo pacificamente un contenzioso sulle frontiere che durava da 57 anni, gettando così le basi per un aumento degli investimenti stranieri in entrambi i paesi. Nel novembre 1999, Perù e Cile hanno risolto la loro interminabile disputa territoriale relativamente all'importante nodo commerciale di Arica.
Il mondo guardò alle elezioni dell'aprile 2000 e al tentativo da parte di Alejandro Toledo (un andino di origini indios proveniente da una famiglia povera che era persino diventato un economista del Banco Mondiale), di sconfiggere il due volte presidente Alberto Fujimori. Una settimana prima che il paese andasse alle urne per una seconda volta, Toledo scrisse una lettera formale in associazione con il Consiglio Nazionale per le Elezioni, per attirare l'attenzione sulla corruzione nelle elezioni, un atto che portò alla reazione da parte dell'Organizzazione degli Stati Americani (OAS). L'OAS annunciò che l'Ufficio Nazionale per le Elezioni necessitava di più tempo per correggere le “deficienze” nel processo di voto. Toledo ordinò ai suoi seguaci di scrivere “No alla frode” sulle loro schede elettorali e alla fine si ritirò dalla corsa alla Presidenza.
Fujimori vinse queste controverse e manipolate elezioni. In ogni caso, dovette rinunciare alla carica in novembre e volò in Giappone, a causa delle accuse di violazione dei diritti umani e di corruzione che vennero avanzate nei confronti del suo consulente per l'intelligence, Vladimiro Montesinos. Alejandro Toledo é l'attuale Presidente.
Sull’altopiano andino fino al suggestivo lago Titicaca si incontrano le famiglie etniche degli Aymaras e dei Quechuas, che considerano sacro il lago in base alla credenza che dalle sue acque emersero i fondatori dell’Impero Inca. Luogo magico e carico di energia. E’ caratteristica la visita delle isole galleggianti sulle quali vive la popolazione antica degli Uros e delle isole di Taquile, Amantanì e Suasi, che mantengono i sistemi agricoli e sociali del passato.
La bellezza della città di Cusco arricchisce la conoscenza di un Paese straordinario. Secondo la leggenda la capitale dell’Impero Inca fu fondata da Manco Capac e Mama Ocllo che emersero dal lago Titicaca. Cusco miscela lo stile coloniale con quello incaico monumentale. Le splendide costruzioni edificate dagli spagnoli furono costruite sulle fondamenta dell’architettura inca, sviluppando uno stile proprio, dove le tracce del passato si intrecciano armoniosamente con la spiritualità del presente.
Incantevole la visita di Arequipa, la splendida città coloniale conosciuta come la “Città Bianca” e il Canyon del Colca e di Cotahuasi, spettacolari e profonde gole ed habitat naturale dei maestosi condor.
A nord si trovano le straordinarie testimonianze delle civiltà preincaiche come i resti della spettacolare città di fango di Chan Chan, capoluogo del regno del Gran Chimù e risalente al XII secolo d.C. Di rilievo il complesso archeologico di Huaca Rajada dove è stata scoperta la magnifica Tomba del Signore di Sipàn, con tutte le sue ricchezze e simboli di potere, importante governatore mochica vissuto 1770 anni fa.
E come non rimanere incantati dalle misteriose Linee di Nasca. Sorvolare gli enigmatici geoglifi ed i tratti rettilinei risalenti al VI secolo d.C. è entusiasmante. Le figure zoomorfe e fitomorfe di circa 500 metri di lunghezza rappresentano ancora oggi uno dei misteri più intriganti della storia.
La navigazione alle Isole Ballestas nella riserva nazionale di Paracas consente di apprezzare, nel loro habitat naturale, colonie di leoni marini, pellicani, pinguini e varietà di uccelli. Suggestiva ad intensa l’emozione che regala la vista del “Candelabro”, incisione gigante scolpita sulla superficie di una duna di arenaria che degrada verso il mare, dalla forma di un grande cactus o candelabro, realizzata con la stessa tecnica delle linee di Nasca.
La varietà, la straordinaria bellezza ed energia di ogni luogo rimane indelebilmente nella memoria del visitatore unita ai colori, ai sorrisi, ai canti e danze del popolo. Le radici incaiche e la forza divina sono espresse attraverso la musica secondo l’antica tradizione del “culto del Sole” che raggiunge la sua massima interpretazione durante la festa dell’”Inti Raymi” celebrata a Cusco nel mese di giugno in un’esplosione di musica e colori.